Questa sezione raccoglie decisioni rese da diverse giurisdizioni, nazionali, europee e internazionali, sulle tematiche del biodiritto.

Questa sezione raccoglie decisioni rese da diverse giurisdizioni, nazionali, europee e internazionali, sulle tematiche del biodiritto.
La Corte Suprema degli Stati Uniti, con una maggioranza di 6 a 3, ha confermato la legittimità della legge del Mississippi che vieta l’aborto dopo la quindicesima settimana di gestazione. Secondo la US Supreme Court, la Costituzione degli Stati Uniti non comprende un diritto all’aborto; perciò i singoli stati sono liberi di regolare la materia.
Il TAR del Lazio ha rigettato il ricorso presentato da Gm Comunicazione S.r.l. di impugnazione dell’ordinanza di ingiunzione emanata dall’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (AGCOM), che comminava una sanzione per la riscontrata pericolosità, in termini di salute pubblica, delle comunicazioni commerciali trasmesse dalla società.
La Supreme Court degli Stati Uniti ha stabilito all’unanimità che la decisione del Department of Health and Human Services (HHS) di ridurre i tassi di rimborso per gli anni 2018 e 2019 in favore dei “340b hospitals” è in contrasto con le disposizioni del Medicare Statute.
Il Tribunale di Napoli ha emesso un decreto con cui ordina all’Ufficiale dello Stato Civile del Comune di Napoli di ricevere, a norma della legge n. 219 del 2017, l’atto di Disposizione Anticipata di Trattamento (DAT) presentato da due cittadini napoletani.
Il Consiglio di Stato ha rigettato il ricorso proposto avverso la sentenza del TAR del Lazio n. 6657 del 4 maggio 2021, confermando la legittimità del provvedimento dell’AIFA che autorizza la vendita, anche a donne minorenni, del medicinale ElleOne (“pillola dei cinque giorni dopo”) senza prescrizione medica.
La Corte di Appello di Venezia ha ordinato alla Regione Veneto di modificare la disciplina prevista dalla delibera della Giunta regionale n. 753 del 2019, il cui contenuto costituisce una disparità ingiustificata di trattamento in materia di assistenza sanitaria in favore di cittadini extracomunitari.
La Corte EDU ha respinto il ricorso di un medico danese, condannato per il reato di assistenza al suicidio, dichiarando insussistente il contrasto con l’articolo 10 della CEDU, che tutela la libertà di espressione.
Nell'ambito di una controversia relativa alla decadenza dalla responsabilità genitoriale della madre e all'allontanamento del figlio minore dalla casa familiare, la Corte di Cassazione ha ritenuto che la sindrome di alienazione parentale, sulla base della quale si era fondato il convincimento dei giudici del Tribunale dei Minori di Roma, sia scientificamente inconsistente e non possa costituire il fondamento di provvedimenti gravemente incisivi sulla vita dei minori.
La prima sezione civile della Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso avverso il decreto della Corte d’Appello di Milano n. 367 del 14 febbraio 2021, la quale conferma la decisione del giudice di primo grado che respinge l’istanza del ricorrente volta a conoscere l’identità della madre naturale.
La Corte Costituzionale ha dichiarato l'illegittimità dell'art. 55 legge 184 del 1983 (diritto del minore ad una famiglia) nella parte in cui stabilisce che l'adozione in casi particolari non fa sorgere alcun rapporto civile tra l'adottato e i parenti dell'adottante, per violazione degli articoli costituzionali 3, 31 e 117 co.1 in riferimento all'articolo 8 della CEDU che sancisce il diritto alla vita privata e familiare.